Agricoltura in esame per la FAI CISL VENETO

Categoria: | 18-12-2017

Direttivo di fine anno particolare per la la FAI CISL VENETO che oggi a Soave ha organizzato una tavola rotonda per un'analisi del settore agroalimentare regionale. I partecipanti: Raffaella Buonaguro (componente di segreteria della FAI CISL NAZIONALE), la dottoressa Alessandra Liviero di AVISP, la dottoressa Roberta Carone (in rappresentanza dell'INPS regionale), il dott. Zanol Alberto (rappresentante della Regione Veneto), il dott. Bertin (coldiretti Veneto), Franco Lorenzon (presidente del fondo pensione complementare Solidarietà Veneto), il dott. Luigi Bassani (presidente dell'Ente Bilaterale dell'Agricoltura veronese AGRI.BI). A moderare la tavola rotonda Ludovico Ferro (sociologo, ricercatore e docente universitario).Precede i lavori la presentazione di Andrea Zanin, segretario generale della FAI CISL VENETO che, nel ringraziare gli ospiti del contributo, si auspica un fruttuoso lavoro delle parti per addivenire a degli spunti utili per il proseguo della discussione in tavoli appropriati.La rappresentante dell'INPS afferma la difficoltà di distinguere il lavoratore agricolo dai restanti lavoratori. I primi purtroppo molto spesso legati alla stagionalità e alle forme di sostegno al reddito che rischia di trasformarsi, con l'attuale sistema contributivo, in prospettiva di qualità di vita alla pensione precaria.Il dott. Zanol pone l'accento sulle iniziative della regione in particolar modo dei PSR (Piano di Sviluppo Rurale) con lo scopo di incentivare i processi di sviluppo ed innovazione delle aziende agricole intesi come ammodernamento del sistema di gestione finalizzato anche al miglioramento dell'occupazione.Il rappresentante di Coldiretti Veneto ricorda la fondamentale importanza delle rappresentanze sia datoriale che dei lavoratori nel merito alle capacità di far sensibilizzazione anche la politica nel prendere decisioni in merito alla salvaguardia del settore e dei prodotti de settore. Sul versante dell'ampliamento alle tutele dei lavoratori attraverso welfare "lo si debba pensare come sistema di aiuto, non necessariamente economico, alle imprese agricole. Non lo si deve pensare come un obbligo".img_4083.jpgFranco Lorenzon, neo presidente di Solidarietà Veneto, disanima i numeri del fondo sottolineando il patrimonio netto di 1 miliardo e 200 milioni di euro che potrebbe essere pensato nel medio termine come capitale da investire sul territorio.Il dott. Bassani descrive la genesi dell'Ente e delle sue importanti attività tra cui forme di welfare per i lavoratori agricoli. Ricorda il fondamentale ruolo dell'Ente sul versante della sicurezza con la gestione di tre Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali. Inoltre, afferma Bassani, "sono convinto che AGR.BI. debba occuparsi di mercato del lavoro per farsi garante del rispetto della contrattazione e alla lotta del fenomeno del caporalato". Raffaella BUONAGURO della segreteria FAI NAZIONALE, guarda all'idea del pensiero di un'Agricoltura 4.0 avendo la capacità di sostenere le imprese sane.la rappresentante di AVISP (Agenzia Veneta per l'Innovazione e Sviluppo del settore Primario) analizza il settore con un focus sui cambiamenti che si stanno caratterizzando. "stanno aumentando i lavoratori dipendenti e diminuendo i lavoratori indipendenti. Stanno crescendo le imprese gestite da persone con età inferiore a 30 anni caratterizzandosi per voglia di far rete e pensiero legato alla innovazione. Purtroppo le nuove imprese che nascono sono inferiori alle imprese che chiudono".Chiude la tavola rotonda Onofrio Rota, segretario generale della CISL VENETO che nel suo intervento non manca di dare spunti a favore dello sviluppo degli Enti Bilaterali che devono diventare sempre più braccio operativo della contrattazione.

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